Vlad iii di valacchia
Vlad III di Valacchia – Wikipedia
Noto anche come Vlad Țepeș (in rumeno: Vlad l’Impalatore), fu per tre volte voivoda di Valacchia, rispettivamente nel 1448, dal 1456 al 1462, e infine nel 1476.
Vlad III di Valacchia | I 15 uomini più crudeli della storia
Vlad III di Valacchia | I 15 uomini più crudeli della storia | Studenti.it
3 nov. 2022 — Ritratto di Vlad III, 1560 circa, copia di un originale realizzato durante la sua vita (Innsbruck, Castello di Ambras) … Vlad Țepeș assalta il …
Vlad l’Impalatore, l’uomo dietro Dracula
Vlad l’Impalatore, l’uomo dietro Dracula
Figlio (m. dopo il 1476) di Vlad Dracul. Dopo essere stato ostaggio presso i Turchi e aver tenuto per un mese, nel 1448, il trono della Valacchia, …
Principe di Valacchia nel XV secolo, la spropositata crudeltà esibita durante il suo governo fece strada a una leggenda diabolica, che divenne letteratura per mano di Bram Stoker
Da Vlad Tepes a Conte Dracula – Ciao Romania
Dracula, Vlad Tepes, Vlad Dracul, Vlad l’Impalatore, Conte della Valacchia e vampiro in Transilvania
Dracula, Vlad Tepes, Vlad Dracul, Vlad l’Impalatore, Conte della Valacchia
La furia di Vlad III “l’Impalatore” contro gli Ottomani
La furia di Vlad III “l’Impalatore” contro gli Ottomani – Vanilla Magazine
Chissà cosa passava per la testa a Vlad e al fratello Radu nelle ore in cui infuriava la battaglia di Varna, il 10 Novembre del 1444. Loro non erano presenti sul campo di battaglia, ma furono in (minima) parte influenti nel deciderne gli esiti. Vlad aveva appena 13 anni all’epoca, non era ancora un guerriero e nemmeno “l’impalatore”, come sarà chiamato decenni dopo la sua morte, ma era stato inviato come ostaggio insieme al fratello Radu “il Bello” (cel Frumos in romeno) presso la corte ottomana.I due “Dracul” (un epiteto da intendere in romeno come “Il Diavolo”, Drac-diavolo ul-il, che derivava loro dall’appartenenza all’ordine cavalleresco del Drago) erano alla corte ottomana perché il padre, Vlad II, tentava di reggere il suo fragile dominio sulla piccola Valacchia, giostrandosi fra accordi e concessioni ai Turchi. Il problema però era radicale:La Valacchia faceva parte del mondo cristiano, contrapposto ai Turchi OttomaniSotto, il video racconto dell’articolo sul canale Youtube di Vanilla Magazine: Vlad e Radu erano ostaggi mentre a Varna si combatteva una battaglia campale, episodio finale della Crociata indetta da Papa Eugenio IV contro il Sultano Murad II. Sul campo di battaglia non si trovava il padre dei due ragazzi, Vlad II, ma Mircea II, loro fratello e figlio primogenito del “Drago”. Bene quel 10 Novembre 1444 i due ragazzi dovettero sudare parecchio freddo. E se non lo fecero avrebbero dovuto. Mircea era sul campo di battaglia con un manipolo di uomini, circa 4.000 soldati, quando fu raggiunto da un messaggio di Murad II.Lascia il campo di battaglia o torturerò e ucciderò i tuoi fratelliQualche tempo prima i figli del despota serbo Đurađ Branković, ostaggi anch’essi presso la corte ottomana, erano stati accecati con dei ferri roventi. La loro colpa? Aver pensato, forse, alla fuga. E’ facile immaginare quale sarebbe stato il destino dei due Draculesti nel caso in cui Mircea avesse continuato a combattere nella battaglia di Varna. Le truppe della Valacchia lasciarono il campo, la battaglia di Varna fu vinta dalle forze ottomane, comunque superiori in numero di almeno tre volte rispetto alla coalizione cristiana, e Vlad e Radu non furono né accecati né torturati. Mircea lasciò il campo per salvare i due fratelli o per evitare una probabilissima sconfitta? Noi questo non possiamo saperlo, ma la conclusione fu comunque positiva. A volte pensiamo a Vlad l’Impalatore come un uomo spietato, ma avere 13 anni ed esser già al centro di dispute di questo tipo potrebbe aver creato un qualche tipo di trauma. Immaginiamo oggi un tredicenne al centro di una cosa del genere…Le OriginiE ora facciamo diversi passi indietro per ripercorrere da capo la storia di Vlad Tepes, Voivoda di Valacchia, l’Impalatore celebre a livello letterario per essere l’ispirazione de “il Conte Dracula”. Per spiegare la vita e le azioni di Vlad partiamo dalla sua mamma. Partiamo dalla mamma perché non abbiamo la minima idea di chi fosse. Il detto latino recita “Mater semper certa, pater incertus”, ma nel medioevo non era così, era il padre colui che contava, soprattutto se era un uomo di potere. Forse fu una principessa moldava, Cneajna (figlia di Alessandro “il Buono”, Principe di Moldavia), oppure una delle tante amanti che Vlad II portava con sé. In realtà la questione è irrilevante, mentre è molto più rilevante capire in quale contesto politico nacque Vlad Tepes. Il futuro Vlad III forse nacque nel 1431 a Sighisoara, in Transilvania, ma anche questa è una supposizione degli storici. Non abbiamo la minima idea né della data né del luogo di nascita del futuro “impalatore”, e questi vengono desunti solo dagli spostamenti del padre che ci sono noti. Un po’ poco per giudicarli come storia certa, ma sono gli unici indizi che abbiamo. Sia come sia, Vlad nasce e si trova al centro di un mondo intricatissimo, in cui religione e politica sono causa di guerre praticamente perenni. La Valacchia è un territorio che oggi fa parte della Romania, all’e
Le Torture ed Esecuzioni di Vlad III l’Impalatore “Dracula …
Le Torture ed Esecuzioni di Vlad III l’Impalatore “Dracula” fra Storia e Leggenda – Vanilla Magazine
Vlad III fu il principe di Valacchia tra il 1448 e il 1477, ed è noto con numerosi nomi ed appellativi, dei quali il più famoso è il più breve: Dracula. Nato a Sighisoara, fu il secondogenito di Vlad II Dracul, della Casa dei Drăculești, da cui prende origine il patronimico Dracula. Vlad fu noto anche come Țepeș (impalatore in romeno), per l’abitudine di giustiziare i nemici secondo la tremenda pratica dell’impalamento.Sotto, il video racconto dell’articolo sul canale Youtube di Vanilla Magazine: Nel moderno romeno “drac” ha assunto il significato di “diavolo”, ma sia impalatore sia diavolo non furono nomi con cui venne chiamato Vlad in vita, gli vennero assegnati molti decenni dopo la morte.La premessa sulla genesi del nome è fondamentale per comprendere quanto questo antico sovrano Romeno abbia alimentato la fantasia e l’analisi storica nei secoli a seguire. Vlad III fu in guerra per quasi tutta la vita contro i Turchi, e si rivelò non solo un governante astuto, ma anche un capo militare di incomparabile talento. Probabilmente senza Dracula l’Impero Ottomano sarebbe riuscito a conquistare maggiori territori, penetrando più in profondità in Europa. Le sue azioni di guerra e guerriglia, nel corso degli anni, furono contestualizzate anche all’interno della crociata del 1460 organizzata da Papa Pio II, e le sue vittorie contro Maometto II vennero festeggiate dalla Romania all’Italia. Vlad III fece ampio uso di spettacolarità e tortura nel corso degli anni in cui fu Voivoda di Valacchia. E’ bene specificare che egli non fu certamente un caso isolato, e che la tortura, l’esecuzione sommaria e la morte erano una costante in quel periodo storico, sia da parte dei cristiani sia da quella dei musulmani. L’impero Ottomano faceva larghissimo uso dell’impalamento, e la morte che i turchi destinavano ai nemici era sempre atroce. Dracula stesso, non a caso, fu ostaggio di guerra alla corte ottomana dal 1444 al 1447, consegnato dal padre come garanzia di rispetto degli accordi di un trattato stipulato fra lui e il sultano Murad II.Le battaglieVlad III si trovò a governare un territorio devastato da continue guerre, dove la criminalità era dilagante. I boiardi, nobili vassalli della Valacchia, erano i primi a essere facinorosi e inquieti, e Dracula decise di applicare alla lettera i principi della giustizia draconiana. Il primo episodio di sangue attribuito a Vlad III fu la Pasqua di sangue a Târgoviște, il 25 marzo del 1459. Durante quel giorno, 200 boiardi furono impalati, decapitati o ridotti in schiavitù, rei di aver tradito o minacciato il potere del Voivoda. L’episodio è famoso sia perché fu il primo caso nella storia Europea di violenza aperta contro un gruppo di persone considerate “nobili”, sia perché fornì al principe la manodopera necessaria a rifare interamente la fortezza di Poenari, il castello che divenne la sua stabile residenza.Due anni più tardi Maometto II, sultano dell’Impero Ottomano, inviò alcuni messaggeri a corte di Vlad III per esigere l’annuale tributo in denaro dovuto dalla Valacchia. Vlad uccise i messaggeri con la scusa che non si erano tolti il turbante in sua presenza. Prima fece inchiodare i copricapi al cranio delle vittime poi li fece decapitare. Per rispondere all’offesa il sultano inviò come ambasciatore Hamza Pasha, governatore di Nicopoli, in Valacchia, per tentare di esigere il tributo o, in extremis, far uccidere Dracula. Pasha e i suoi 1000 cavalieri vennero trucidati e torturati, e al governatore venne riservata la punizione più severa:Venne impalato sul legno più alto, in modo da mostrarne il grado più elevatoVlad compì anche diverse incursioni nel territorio Ottomano, grazie alla profonda conoscenza della lingua e delle usanze turche. La prima fu del 1462, quando raggiunse ed oltrepassò il confine del Danubio, devastando vasti territori fra la Serbia e il Mar Nero. Egli scrisse all’alleato ungherese Mattia Corvino: “Ho ucciso contadini, donne, vecchi e giovani….Abbiamo ucciso 23.884 tu
Vlad Tepes, scopriamo il vero volto di Dracula – Focus Junior
Vlad Tepes, scopriamo il vero volto di Dracula – FocusJunior.it
Lo sapevate che il leggendario Dracula è ispirato a un personaggio storico realmente esistito? Leggi con Focus Junior la sua storia intrisa… di sangue!
Vlad III gospodaro di Valacchia, detto l’Impalatore – Treccani
Vlad III gospodaro di Valacchia, detto l’Impalatore nell’Enciclopedia Treccani
Figlio (m. dopo il 1476) di Vlad Dracul. Dopo essere stato ostaggio presso i Turchi e aver tenuto per un mese, nel 1448, il trono della Valacchia, rifugiatosi in Transilvania fu rimesso sul trono (1456) da Giovanni Corvino. Aiutò (1457) Stefano il Grande a occupare il trono di Moldavia; catturò (1460) e uccise Dan, il quale aveva tentato di detronizzarlo con l’aiuto dei Sassoni della Transilvania. Combatté con successo i Turchi. Maometto II condusse personalmente una spedizione (1462) contro di
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